Abbiamo bisogno di bellezza e quindi di Arte in tutte le sue sfumature.
Abbiamo bisogno di perderci nel suo nutrimento, per ritrovarci e riconoscerci.
In tempi duri come questi, bisogna allearsi alla bellezza come bussola efficace per non perderci. Proprio come ieri, in cui ho pensato fortemente: “Per fortuna che c’è la Musica“. Ieri pomeriggio più come mai ne ho assaporato il valore universale e fluido, mentre il coro di voci bianche accompagnava i miei pensieri affaticati. Ed è proprio in quell’istante in cui tempo si sospende, che riesco a ritrovarmi mentre decodifico suoni e melodie, armonizzandomi alla voce di mio figlio Manuel, e dei suoi compagni e compagne del coro. E’ incredibile sentirsi parte di un corpo unico, che emette suoni ordinati per ritmo e altezza a formare una melodia che vibra nell’anima.
“Per fortuna che c’è la musica“, quando Esteban in orchestra siede al piano e suona, insieme. Ed è proprio lì che strumenti diversi si riconoscono e si fondono, rimanendo unici. Potere universale della musica, che produce bellezza e armonia.
Quanta bellezza ieri! Meravigliosa infanzia e adolescenza che si mescola nella magia del teatro e ci nutre di grande bellezza! E di speranza.
Bisogna davvero essere grate/i alle/agli insegnanti, che coltivano Arte quotidianamente e ne raccontano la bellezza ai nostri figli e alle nostre figlie.
Bisogna osservarli con ammirazione e profonda gratitudine, perchè in un mondo così duro, loro non hanno smesso di sognare e ricordare a noi di farlo, ogni giorno.
Bisogna proteggerli come un dono per noi e per le generazioni future.
Bisogna quotidianamente imparare a cercare bellezza, arte e rispetto, per ricordare a noi stesse/i di restare umane/i.
Cecilia Gioia