Non ha un colore,
ma ha mille sapori,
ricorda l’infanzia
accoglie il dolore,
si nutre, mi nutre,
di mille saperi,
e poi mi regala
letture pioniere.
Mi insegna a scoprirmi,
a stare con me,
a vivermi dentro
le parti di me.
Mi accoglie
e mi ascolta
e sta in relazione,
mi cura davvero,
in tutti i colori.
Comprende il dolore,
sa stare in silenzio,
non tutti poi sanno
sostare nel tempo.
A volte poi piango,
ritorno bambin*,
ma lei mi rispecchia,
donandomi stima.
Imparo a vedermi,
a sentirmi davvero
attraverso il suo sguardo
da sempre sincero.
E quindi cammino,
ho accanto qualcuno
che appoggia i miei passi,
con fare sicuro;
mi incontro con lei
settimanalmente,
aspetto quel giorno
per me nutriente.
Mi prendo il mio spazio,
imparo davvero,
accetto il passato,
lo sento più vero.
Lo leggo, mi leggo,
mi accolgo e lo so,
che ho fatto il mio meglio
per vivermi ciò.
E allora mi abbraccio,
mi cullo e mi amo,
allento lo sguardo
che giudica e brama.
Cammino da sol*,
percorro la via,
ringrazio me stessa
e la PSICOTERAPIA.
Cecilia Gioia
10.10.2019 Giornata Nazionale della Psicologia
Giornata Mondiale della Salute Mentale