Ottobre lieve.

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Foto dal web

Eppure c’è ancora molto da fare.

Questo il mio pensiero del risveglio, dopo una notte densa di immagini e sogni.

Un fisiologico stare in questo periodo di attese e di emozioni.

Perché aspettare Ottobre ha un suo perché, come periodo ricco di eventi significativi, nella mia vita di apprendista bismamma di terra e trismamma di cielo.

Due nomi scorrono nella mia mente, la Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno e il Babyloss ovvero la Giornata Internazionale per il Lutto Pre e Perinatale. Due date importanti, per me.

Due momenti che hanno trasformato la mia vita e le mie piccole e grandi certezze.

Dopo la loro scoperta, in me tutto è cambiato.

Ho promesso a me stessa, nel mio piccolo, di provare umilmente a stare accanto alle mamme e ai papà, un passo indietro, rispettando gli spazi. Ho promesso a tutti i neonati e neonate, i bambini e le bambine, di promuovere quotidianamente la cultura del rispetto e dell’accoglienza.

E grazie alla piccola ma significativa rete di sostegno creata con MammacheMamme, molti neogenitori alle prese con l’allattamento sono stati accompagnati gratuitamente verso una genitorialità consapevole e rispettosa dei bisogni del* bambin*.

Continuando ogni giorno a diffondere l’accoglienza e la buona nascita, come momento unico e irripetibile del* bambin* e dei genitori.

Promuovendo salute e condividendo informazioni corrette, in un rituale quotidiano che conferma il valore del “dare” come occasione di arricchimento personale e comunitario.

Lo ammetto, alcune volte sono rumorosa e scomoda, perché donna di pancia e di cuore, ma sto imparando a contenere i miei frequenti brontolii provando a trasformare questa energia in azioni funzionali.

Ottobre per me è un mese che profuma di latte materno e di cielo.

Di battiti d’ali di figli portati in pancia e abbracciati ogni giorno nel cuore.

Ottobre per me ha il sapore metallico della solitudine e del dolore assordante, della mia pancia vuota e dell’etichetta di donna poliabortiva.

Ottobre, grazie a CiaoLapo è diventato per me, il mese della rinascita.

Ed ecco che le etichette, le diagnosi appena sussurrate, la pancia troppe volte vuota si trasformano in azioni a sostegno di tutti i genitori di bambini e bambini nati in silenzio. Lo ammetto, questa attesa del Babyloss, mi emoziona ogni giorno di più. Sei anni di lavoro di ascolto e sostegno alle famiglie calabresi, cinque Babyloss a Cosenza, tre incontri di Formazione per operatori e genitori in una Calabria che sta imparando, con fatica, a conoscere il lutto pre e perinatale. Questo grazie al lavoro persistente e resiliente del Gruppo di Automutuoaiuto Parole in ConTatto, ai genitori volontari e ai nostri cuccioli e cucciole silenzios* che quando si uniscono riescono a fare davvero rumore, in questa terra spesso troppo distratta.

E il quotidiano viversi si impreziosisce di doni e di piccole e grandi difficoltà.

Ma aspetto e spero,

desidero e sogno,

respiro e amo.

Ottobre per me è ri-nascita come donna, mamma di cielo e di terra e professionista, in uno spirito di sorellanza che unisce e svela.

Cecilia Gioia 

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