Distillando gocce di me.

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Esiste un lavoro che accoglie, ascolta,

respira e rispecchia le mille sfumature della psiche.

E fa tutto questo ogni giorno, mentre raccoglie lacrime e personalità in crescita.

E’ un lavoro coraggioso, perché ricorda il passato, ascolta il presente e disegna il futuro, vivendo contemporaneamente piani paralleli di racconti di vita.

Lo fa delicatamente, sostando nelle mille pieghe della narrazione di Sè, in un silenzio nutriente che fa e sa riflettere.

E poi è magico e avventuroso e riesce, in un pomeriggio di lavoro, a portarti sulle montagne russe della vita altrui per scoprire scenari spesso sottovalutati, regalando panorami mozzafiato.

E se ha la fortuna di aprirsi all’evento nascita, dona l’emozione del “primo sguardo” verso il mondo, di un cucciolo di uomo e della sua mamma. Si, perché il mio lavoro fa tutto questo e altro ancora abbracciando i cicli di vita, e le emozioni che le accompagnano.

Lo fa ogni giorno mentre sfiora la vita e spesso accompagna la morte, in un costante bilico di freudiana memoria.

E mentre tutto scorre, il mio lavoro raccoglie sassolini e frammenti di un Sè in rinascita, lentamente, rispettando la giusta distanza.

Spesso osa, richiede nuovi spazi e propone cambiamenti.

Ha bisogno di nutrimento quotidiano, il mio lavoro.

Necessita di fiducia, di autostima, di coraggio e di silenzi, elementi essenziali per sostenere contenuti spesso scomodi.

E vive di CON-TATTO, energia vitale che fa crescere consapevolezza e apertura verso l’altro.

E’ un lavoro alchemico, denso di silenzi assordanti, che logora e rigenera chi lo pratica.

E’ un lavoro ancora oggi scarsamente conosciuto e questo alone di mistero, lo ammetto, mi delizia.

E’ arte e scienza, elementi fondamentali per una conoscenza profonda e consapevole della psiche umana, un non luogo dove è facile perdersi e ri-conoscersi.

Ecco perché necessita quotidianamente di una bussola, di un continuo lavoro su luci ed ombre del proprio Sè, atto fondamentale per sopravvivere alle emozioni altrui, senza perdersi.

E’ un lavoro che amo, è il mio lavoro e lo celebro.

Ogni giorno.

Cecilia Gioia

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