Genitori, strana gente.

Foto dal web

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Sarà che come genitore non ce la faccio più ad ascoltare i suggerimenti dalla serie, “io al tuo posto farei così”, sarà che incrociare e ascoltare i genitori, (noi genitori) ti apre un mondo sulle molteplici difficoltà che si incontrano, ma un articolo sullo “strano” mondo dei genitori faceva capolino già da un po’.

Per questi motivi e per quel senso di inadeguatezza che traspare in ogni gesto o scelta comportamentale nella relazione genitore- figlio ho scelto un titolo che ben rappresenta lo stato attuale di noi genitori, ottimo bersaglio di una società giudicante e spesso superficiale.
Del resto quante volte abbiamo ascoltato le fatidiche frasi “Se il figlio è così, è tutta colpa dei genitori”, oppure “Ci credo, con una mamma così è facile perdersi”, e ancora “Se non dorme è colpa vostra, ma non avete letto il libro di…?”, e potrei dilungarmi per ore.

Ecco, alla luce di queste riflessioni, mi chiedo perché avviene tutto questo?
La categoria “Genitori” è davvero così strana o la Società stessa ha sviluppato negli anni una scarsa tolleranza e apertura all’ascolto dove permane un immagine di genitore quasi perfetto e scarsamente raggiungibile perché irreale?
Eppure con il mio lavoro ho la fortuna di incontrare un numero rilevante di storie di genitori, tutte squisitamente diverse ma con un unico denominatore comune: la fatica nel viversi sempre come inadeguati e la scarsa consapevolezza di essere competenti.

Cosa sta succedendo a noi genitori? E perché ci sentiamo sempre più soli?

Sono domande cui ognuno di noi può dare la sua risposta perché specchio della sua realtà, ma che non soddisfano completamente il nostro sentirci “strani”. E allora come provare a “sopravvivere” alle fisiologiche difficoltà che si incontrano nel percorso genitoriale senza lasciarsi sopraffare da un pensiero disturbante tipo “non sono capace?
Iniziamo ad ascoltarci e ascoltare e le strategie non tarderanno ad arrivare.

Basta solo fare silenzio e ascoltare il battito dei nostri cuori, sorridendo alle nostre “stranezze” e individualità.

Cecilia Gioia

tratto da: http://www.lenuovemamme.it

Un pensiero su “Genitori, strana gente.

  1. Maria Carmela ha detto:

    E si, non dirlo a me, io sono una pessima mamma oltre che una mamma strana. Durante i mesi di gravidanza ho detto alla Zia (nonna in questo caso) Maria di turno, come ci dicevi durante il percorso di accompagnamento, che per mangiare frutta e verdure queste dovevano essere lavate bene con bicarbonato o amuchina. La risposta fu: ma il finocchio una volta lavato bene sotto l’acqua non ha bisogno di essere passato nell’amuchina o nel bicarbonato. Prima stranezza. Quando dicevo che avrei dovuto mangiare per pranzo solo un primo e un contorno, ecco la seconda stranezza: e la carne? contiene proteine? Ai miei tempi mangiavamo tutto e non li passavamo solo sotto l’acqua la frutta e la verdura. Ed io: la mangio a cena. Risposta: mah! Come a dire tu sei pazza. Poi ho iniziato la dieta per la glicemia gestazionale. Valle a fare capire che il mio massimo di carboidrati a pasto poteva essere solo di 50 gr altrimenti la mia glicemia andava alle stelle. Certo solo chi non ne capisce può risponderti: ma oggi è domenica, domani fai dieta. Ma ci ha provato mai la Zia Maria in questione a mangiare 15 rigatoni? Valle a spiegare che la glicemia non tiene conto dei giorni di festa, ma di quello che mangi. Non mi è pesato il sacrificio, eppure nonostante mangiassi poco ho lavorato fino a 20 giorni prima del parto, ma in questo caso non se ne tiene conto. Prima che la mia ragione di vita nascesse abbiamo poi ricevuto consigli su come essere una buona mamma, come la lo stato, a suo dire, ma io avrei qualche dubbio, la Zia Maria. Devi darle la tettarella, così la sera la metti nella culla e si addormenta da sola come facevo io con loro. Non è servito a nulla dirle che adesso si sconsiglia l’utilizzo nel primo mese e che comunque io non avevo intenzione di tapparle la bocca con il caucciù. Poi è arrivata la fase consigli sull’allattamento. Non bisogna allattarli come X, che la figlia ha 2 anni e ancora si attacca al seno, lei non mi è stata a sentire ma di sicuro aveva poco latte, la figlia ha sofferto la fame, sempre attaccata al seno! Dentro di me pensavo, chi sa allora come mai ha 18 mesi ma veste 24! Sarà cresciuta con l’aria! Niente da fare, radicata nelle sue idee anni 70. Arriva il momento del parto. Mi sono ricoverata alle 8 del mattino, senza troppa fretta a mezzogiorno è arrivata. Io per farla nascere ho sopportato 15 ore di travaglio per poi finire in un cesario d’urgenza, ma lei ha sofferto di più perchè i punti del parto naturale non ti fanno sedere. E certo invece quelli del cesario ti consentono di fare sport appena in piedi! Appena è nata la mia bambina, ancora non eravamo state dimesse ed ecco che mi consiglia di chiedere l’aggiunta, ma perchè, se la bambina è appena nata ha bisogno di adattarsi al nuovo modo di mangiare, diamole il tempo, a me la pazienza non manca, può stare attaccata anche 24 ore al giorno. In alternativa all’aggiunta dovevo chiedere un tiralatte per darle il biberon. Ovviamente tornate a casa le cose sono peggiorate. Per allattare mettila così, comunque secondo me devi tirarti il latte per vedere quanto ne hai, ma di sicuro ci vuole un’aggiunta, perche io sono stata una ottima mamma, ed ho esperienza da vendere, non come quella tua amica (che sta crescendo due figlie n.d.r.), che non ha nessuna esperienza, io l’aggiunta l’ho data a tutti i figli. Poi in compenso mi consolava sulle coliche perchè per lei quello era il mio problema. Alla fine ha gufato così tanto che la mia piccola, a causa di una infezione alle vie urinarie non mangiava più ed è stata ricoverata a neonatologia. E qui apriti cielo. Io lo avevo detto che ci voleva l’aggiunta, che ho cresciuto 3 figli a 24 anni e sono stata un’ottima mamma , e ancora sono capace di crescerli i figli! Il fondo lo abbiamo toccato quando in ospedale oltre a tutto il resto ha detto che io la figlia la volevo fare morire. Sono scoppiata, non ne potevo più. Invece di farmi stare calma mi stava distruggendo. Alla fine ha deciso di non venire più a vedere la nipote in ospedale. E si mi ha fatto un dispetto, lo ha fatto a me, non a se stessa. Tornati a casa dall’ospedale, ovviamente con il latte artificiale, è venuta a casa a vedere la nipote. Anche qui non potevano mancare i consigli a questa strana mamma. Invece del latte in polvere perchè non prendete quello liquido? C’è pure al Carrefour. Inutile spiegarle che non potrebbe venderlo perchè si deve usare SOLO dietro prescrizione medica e che non avevo intenzione di cambiare il latte a mia figlia senza prescrizione medica. La gente si fa le scorte. Si la gente che non vuole allattare! Mentre io soffro a non poterlo fare come vorrei, l’attacco si, tra una poppata e l’altra, e lei ciuccia che è una bellezza. Ma tanto non lo capisce io sono strana perchè non accetto i suoi consigli di mamma anni 70. Sono strana io, ma strana forte. Ma io andrò avanti per la mia strada, a costo di tagliare i ponti con tutti. IO SONO UNA BRAVA MADRE, solo per il fatto che sono una madre e una donna. Certo sono STRANA MA STRANA FORTE, eppure voglio solo il meglio per mia figlia, che certo non sta nei protocolli degli anni in cui sono nata anche io, quando ancora non si capiva l’importanza del latte materno e non si allattava per tanto tempo. Eppure mia madre, che sicuramente non è stata una brava madre come lei visto che ha cresciuto solo me (?), nonostante lavorasse, mi ha allattato fino a 9 mesi, mi ha svezzato preparandomi lei gli omogenizzati, non mi ha mai fatto portare merendine a scuola, ma sempre torte fatte in casa, non mi dato il ciuccio, ma mi faceva addormentare tra le sue braccie, ma questo non conta, sarà stata strana anche lei……

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