Titolo buffo, ma veritiero, di una modalità di conduzione dei gruppi che mi appartiene da sempre.
E, in particolare, nei Per-Corsi di Accompagnamento alla Nascita e alla Genitorialità, che conduco, grande importanza è data al cerchio.
Se poi il gruppo è composto da papà in “attesa”, la musica diventa davvero speciale. Sì, perché fare cerchio con i papà, è un’esperienza unica, perché frutto di un incontro nutriente di pance “brontolanti” e di mille pensieri e aspettative nel “diventare” padre.
Perché padri non si nasce, ma si diventa, in un percorso dinamico e sorprendente, dove mettersi in gioco fornisce le basi solide per una paternità consapevole e in continua trasformazione.
Nel Cerchio si condividono storie, esperienze e nutrienti silenzi, imbarazzanti contatti (per alcuni), quando chiedo ai papà di prendersi per mano, sguardi che si cercano nella speranza di conferme o che sfuggono, perché riconosciuti nelle loro inaspettate quanto meravigliose fragilità.
Perché l’endogestazione di un figlio, periodo spesso attribuito solo alle mamme, appartiene anche dei papà.
E questo è bene ricordarselo, ogni giorno.
Cecilia Gioia
tratto da www.lenuovemamme.it
“Un incontro nutriente di pance “brontolanti” e di mille pensieri e aspettative nel “diventare” padre” Non avrei saputo definire meglio gli incontri con i papà! Davvero una bellissima immagine.
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